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Immagine del redattoreMartina Kren

Quali sono i migliori vini per l’aperitivo?

Martina Kren


Ormai è diventato un vero e proprio rito! Il venerdì sera, celebra la fine della settimana lavorativa, il sabato mattina, è bello gustarlo all’aperto, magari sulla piazza del mercato, il sabato sera è un vero e proprio cerimoniale… e poi magari anche il lunedì sera, c’è chi se lo concede per festeggiare l’eroico superamento della tanto temuta prima giornata lavorativa della settimana… che sia gustato al bar, nella cornice di un elegante locale lounge o sul balcone di casa, l’aperitivo (dal latino ‘aperitivus’ “che apre” (o stimola) la sensazione di appetito) presenta un appuntamento ormai ben radicato nelle nostre abitudini ed è… amatissimo da tutti!


Se nel passato l’aperitivo presentava una moda elitaria, e venivano consumati cocktails parecchio impegnativi dal carattere cosmopolita (quali Bloody Mary, Campari o Whiskey con ghiaccio), al giorno d’oggi per l’occasione si prediligono drink quali l’Apero Spriz, l’Hugo, magari qualche Negroni… ma soprattutto vini al calice: tendenzialmente meno alcolici, costosi ed impegnativi che i cocktail consumati in passato.


La domanda sorge spontanea: come scegliere il migliore vino per l’aperitivo?


C’è chi risponde ‘bollicine per sempre!’ e difatti, in cima alla graduatoria troviamo il vino spumante in tutte le sue versioni. Dai Prosecchi e dagli eleganti Franciacorta prodotti sulla vicina penisola, ai celebratissimi Champagne nelle versioni blanc oppure rosé, ai ‘nuovi’ spumanti prodotti nel Trento, che sono una chicca apprezzata dagli intenditori. Le bollicine sono piacevolmente fresche, leggere e profumate. Già il solo rituale dell’apertura della bottiglia con il botto festereccio, la schiuma che si sprigiona nel bicchiere e la miriade di bollicine che inebriano tutti i sensi… conferiscono all’aperitivo una nota festiva e spensierata.


Naturalmente c’è anche lo zoccolo duro degli affezionati al vino bianco: difatti non tutti amano l’effervescenza del perlage… in questo caso ad accompagnare gli stuzzichini serviti durante l’happy hour, vengono sorseggiati calici dal profumo fresco, floreale, fruttato e fragrante oppure vini secchi, sapidi e persistenti magari anche barricati. I vitigni più amati sono il Chardonnay, il Sauvignon, ma anche delle chicche come il Merlot vinificato in bianco, il Sémillon ed il Chasselais.


Una nuova tendenza è quella di sorseggiare anche i vini rosati che si distinguono per la versatilità negli abbinamenti e per l’eleganza nelle tonalità: ben strutturati come i vini rossi e al contempo rinfrescanti come i nettari bianchi. E se un tempo venivano considerati di seconda categoria (quasi fossero dei vini rossi mescolati con vini bianchi oppure addirittura vino rosso scialacquato), in realtà i vini rosati hanno un’identità particolare definita da un tipo di lavorazione diversa dalle altre due tipologie di vino: vengono estratte parzialmente le sostanze coloranti delle bucce così che la colorazione viene limitata.


Coloro che invece gradiscono una colorazione piena e senza limiti sono i ‘rossisti’ incalliti! Il vino rosso rimane il protagonista indiscusso durante l’aperitivo, con la cena, ed anche durante il dopo cena! Che si tratti di vini rossi più leggeri e giovani, più rinfrescanti e beverini, oppure di nettari più invecchiati, magari barricati, più corposi, ricchi e di maggiore persistenza, certo è che i cultori del vino rosso hanno una vasta scelta: dai vitigni più tradizionali quali la Barbera, il Nebbiolo, il Merlot, il Cabernet Sauvignon o il Syrah, a quelli meno consueti quali Arinarnoa, Petit Verdot o il Ciliegiolo. Ogni regione presenta le sue chicche tutte da scoprire.


Allora: quali sono i migliori vini da aperitivo… rigorosamente ticinesi?


La bolla


Esiste la bolla 100% Merlot? Non solo esiste, ma è anche piacevolmente inebriante ed in grado di sciogliere ogni pensiero già sin dal primo sorso! Il profumo è delicato, fruttato e fragrante ed al palato il sapore è molto intenso. Il suo nome è Charme Rosé Ticino DOC: un perlage persistente tutto da scoprire, magari in abbinamento con dello Zincarlin con del miele di montagna.


Preferite invece un uvaggio più classico, quale Chardonnay con Pinot Nero vinificato con una lunga fermentazione in autoclave su lieviti per oltre 30 mesi? Optate per del Noir Brut Spumante Bianco Ticinese DOC: un perlage finissimo preannuncia un profumo fresco di agrumi, di lieviti e di crosta di pane fresco e fragrante. Al palato è fresco, deciso, fine, sapido ed elegante con una buona persistenza aromatica: un assaggio e capirete perché ha anche vinto diversi premi… Ottimo con del caviale svizzero servito su dei blinis completati da una goccia di panna acida.




Il bianco


Un blend da sbicchierare in allegria? Se gradite il sapore secco, sapido ed intenso, potreste assaggiare del vino prodotto con un assemblaggio di Chardonnay e di Sauvignon, dal profumo fresco, fruttato e fragrante: Apocalisse Bianco del Ticino DOC. Il gradevolissimo alleato di grissini, olive e scaglie di parmigiano.


Una chicca inusuale? Del nettare prodotto con uva di Merlot vinificato in bianco: Chiar di Luna Bianco di Merlot Ticino DOC. Il sapore è secco, sapido, intenso e persistente, con un gusto di fiori di tiglio e di pesca bianca. Un sapore che ben si adatta per dei brindisi spensierati e rinfrescanti durante l’Happy Hour… magari a ritmo di bocconcini di trota del Lago Maggiore affumicata e servita su cubetti di polenta tostata.


Il rosato


La sua seducente veste rosa brillante ci mette di buon umore fin dal primo istante e l’animo entra in uno stato di rilassamento… se l’idea vi giunge gradita, sorseggiate del Rosa di Luna Rosato del Ticino DOC. Le uve di Merlot, Gamaret e Carminoir sono vinificate con pigiatura soffice delle uve, utilizzando il primo fiore del mosto. Il profumo intenso, fruttato, di bacche rosse è seguito da un gusto delicato e fragrante di lamponi e ribes. Ottimo con del salmone di Lostallo, su pezzetti di pane di segale ben imburrati.


Il rosso


Per l’aperitivo durante le serate estive, magari gustato nella cornice di un pittoresco grotto ticinese, potremmo goderci del vino rustico che be rappresenta la tradizione locale: Nostrano Delea IGT della Svizzera Italiana. Un prodotto del territorio, giovane e leggero, ideale se abbinato ad un tagliere misto di salumi e formaggi.


Chi gradisce maggiore corposità ed è alla ricerca di un sapore pieno di carattere, persistente, secco, fine ed al contempo vinoso, potrebbe brindare con del Momò Merlot Ticino DOC, un vino prodotto con uve di Merlot delle colline del Mendrisiotto, con una lunga macerazione ed affinamento in botti di rovere per 12 mesi. Buono con qualche fettina di Prosciutto di Piora.


Coloro che invece leggono nel dettaglio l’etichetta, valutano l’annata e pensano che rinunciare a bere un grande vino anche all’aperitivo è un torto che il palato non merita, cercheranno delle sensazioni… travolgenti!

Per farsi avvolgere da un sapore ricco e pieno con tannini grintosi e al contempo eleganti, speziato, voluminoso con note aromatiche fresche e mentolate, persistente ed armonioso, un calice (o più…) di Diamante Rosso del Ticino DOC potrebbe presentare la soluzione perfetta. Un blend di cinque diversi uvaggi (Merlot, Cabernet Franc, Syrah, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot) essiccato per 3-4 settimane e poi vinificato con un successivo affinamento in botti del pregiatissimo rovere francese per 16 mesi… sorseggiate questo nettare in un bel calice ampio ed accompagnatelo con dei bocconcini di formaggio dell’Alpe di Piora stagionato per 24 mesi, servito con del pane scuro e poi, visto che si vive una sola volta… avete mai provato la dolcezza, la delicatezza e il meraviglioso sapore di una fetta di lardo? Aggiungetene qualche fettina condita con del pepe della Vallemaggia… ed il palato gioirà vivamente mentre voi… sarete istantaneamente proiettati in paradiso!

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